La fase ACT é l’ultima delle 4 fasi del ciclo di Deming, il cosiddetto PDCA. Ricordiamo che il PDCA rappresenta li logica corretta con cui affrontare i problemi focalizzati della tua organizzazione, al fine di garantire vera redditività, migliorando gli indicatori in modo sostenibile. Per maggiori informazioni in merito, si rimanda ai seguenti articoli: Il PDCA: in cosa è veramente “diverso”? ; Il cuore del PDCA in 7 passi: la fase PLAN ); La fase D=DO del PDCA : le 4 cose da non fare); Il C=CHECK del PDCA: risultati raggiunti?
Se la fase PLAN é il cuore del PDCA, la fase ACT é il cervello. É quella, infatti, che garantisce il mantenimento dei risultati nel tempo.
Completare un progetto di successo non significa solo raggiungere il risultato atteso, ma garantire il suo mantenimento nel tempo. Leggi tutto
La fase C = CHECK è la 3^ fase del ciclo di Deming, anche detto PDCA, che rappresenta la logica corretta con cui affrontare i problemi focalizzati della tua organizzazione, al fine di garantire vera redditività, migliorando gli indicatori in modo sostenibile.
Se ti avvicini per la prima volta a questi contenuti e non hai letto i precedenti articoli, ti consiglio di fare un passo indietro e di iniziare dal primo, quello che introduce la logica del PDCA (Il PDCA: in cosa è veramente “diverso”?), procedendo con i 2 successivi articoli di approfondimento rispettivamente della fase PLAN, il 1^ ( Il cuore del PDCA in 7 passi: la fase PLAN ) e della fase DO il 2^(La fase D=DO del PDCA : le 4 cose da non fare).
Check significa controllo, inteso come verifica. Tale fase, infatti, è quella in cui andiamo a verificare se le azioni implementate precedentemente hanno sortito l’effetto desiderato, ovvero se stiamo veramente attaccando le cause radice. Leggi tutto
A fine Gennaio ci siamo lasciati con l’intento di sviscerare le 4 fasi del PDCA, per comprendere meglio quella che è la logica corretta con cui affrontare i problemi focalizzati della tua organizzazione, al fine di garantire vera redditività , migliorando gli indicatori in modo sostenibile ( Il PDCA: in cosa è veramente “diverso”?).
L’articolo della scorsa settimana ha riscosso molto successo. Vi devo ringraziare per i numerosi feedback ricevuti: scrivendolo, lo avevo trovato un po’ pesante, ma non sono riuscita a fare altrimenti vista la necessità di essere il più possibile esaustiva. Ed effettivamente mi avete confermato che quanto scritto è stato apprezzato, per la completezza e per la chiarezza. Ottimo!