Le persone al centro dell’organizzazione: moda o strategia vincente?

DiSamantha Chichi

Le persone al centro dell’organizzazione: moda o strategia vincente?

Non esiste miglioramento sostenibile senza coinvolgimento! Le organizzazioni non sono fatte solo di macchine ma anche di persone. Essere capo significa guidare e non imporre! L’ingaggio diretto delle persone è uno degli ingredienti per assicurare il mantenimento!

Quante volte ti è capitato di sentire queste frasi? Oggi è diventato … “di moda” parlare di persone e dell’importanza che rivestono all’interno dell’azienda. Se da un lato, infatti, si sta assistendo alla ricerca di processi industriali sempre più standardizzati e automatizzati grazie, anche, alla diffusione di applicazioni di Industry 4.0, dall’altro è sempre più frequente imbattersi in articoli che sottolineano la centralità delle persone all’interno dei processi industriali.

Quando dico “di moda”, intendo dire che è “politically correct” considerare le persone una risorsa importante, tanto quanto l’automazione e certamente ancor più. Ma personalmente non riesco ancora a percepire coerenza tra intenzioni e fatti, tra parole e comportamenti.

Essere leader, ingaggiare, comprendere, stimolare, far crescere, valorizzare : è questo quello che ci si aspetta oggi da un Capo. Ma quanti di noi Capi sentono onestamente di riuscire a farlo? Quanti riescono veramente a “trovare il tempo” di concentrarsi sulle persone, in una quotidianità fatta di soli problemi, urgenze e … riunioni continue? Quanti hanno la forza e l’energia da dedicare ad un argomento così delicato come la gestione delle persone?

NON E’ FACILE e, a dir la verità, nemmeno SEMPLICE! Quando il mondo intorno a noi gira in un’unica direzione, quella dello stress per il raggiungimento dei risultati, è impossibile riuscire ad andare controcorrente … si rischia di rimanere schiacciati dal sistema. Bisogna crederci, a tutti i livelli dell’organizzazione!

Credo fermamente nella crescita delle persone, e considero organizzazioni di successo quelle che fanno della soddisfazione delle proprie risorse una vera e propria mission. 

Credere nelle persone non significa essere buonisti, accontentare sempre tutti e  non dire mai di no. Non significa impostare una organizzazione del lavoro senza regole o avere paura di imporsi, quando serve. Questo sarebbe decidere di non gestire, deresponsabilizzarsi e … deresponsabilizzare.

Significa credere fermamente che le TUE persone, il team di lavoro che collabora con te, sia fatto di risorse di cui prendersi cura, a 360°.

Proprio come faresti con i tuoi figli: lavorare costantemente per farli crescere, attraverso presenza, confronto, condivisione e rewarding ma senza far mancare i NO, le regole da rispettare e i feedback negativi!

Ma perché lavorare sulle persone?

Da buon ingegnere, cerco sempre la spiegazione razionale esistente dietro ad ogni “buona pratica”. Non riesco ad accettare qualcosa perché qualcuno mi dice che …. è meglio così. Ho bisogno di crearmi delle logiche che danno sempre un senso ad ogni mia scelta.

Ci tengo, dunque, a spiegarvi perché io ho SCELTO di puntare sulle persone e perché, secondo me, è un approccio vincente. E vorrei spiegarvelo partendo ad analizzare quello che oggi mediamente si vive nella maggior parte dei contesti produttivi.

Ogni azienda lavora perseguendo i seguenti obiettivi:

– soddisfazione delle persone

qualità e livello di eccellenza

– raggiungimento dei target assegnati a ciascun indicatore

guadagno economico

E’ fuor di dubbio che qualsiasi organizzazione esistente sul mercato di oggi li persegua tutti e quattro, nessuno escluso. La differenza sta nella priorità che si assegna a ciascuno di essi.

Partiamo da quello che accade … “tradizionalmente”, nella maggior parte dei contesti produttivi. Prova a fermarti un attimo e chiediti: << qual è la priorità quotidiana per ME?>>. Se non hai dubbi, e il raggiungimento degli obiettivi assegnati è ciò di cui parli costantemente, il tuo primo pensiero al risveglio e l’ultimo prima di andare a dormire … beh: benvenuto! Sappi che non sei il solo e come te, fanno la maggior parte delle aziende oggi.

Il raggiungimento dei target assegnati agli INDICATORI è oggi la priorità, ed il livello di stress associato al loro raggiunimento è mediamente elevatissimo.

Il sistema azienda viene costantemente messo sotto stress per poter ottenere, a tutti i costi, i risultati sperati.

Produzione del giorno con un certo livello di efficienza è ciò che costantemente chiediamo alle nostre persone, e in modo sempre più incalzante.

Ma come reagisce il sistema azienda a questa strategia ?

Pur di aggiungere i target di produzione molto spesso si arriva a fare compromessi rispetto ad un livello di Qualità prossimo all’eccellenza. Vi è mai capitato di sentire le frasi ….

…. manda avanti, è un prodotto urgente che dobbiamo per forza spedire, è un difetto secondario e non ha molta importanza per il cliente

… manda avanti poi lo manderemo in riparazione per sistemare il problema: non possiamo fermare la linea!!!!

Sono tutti esempi di come la focalizzazione e il senso di urgenza che si genera intorno al raggiungimento degli indicatori produttivi possa generare il problema indicato con il numero (1) nello schema sopra riportato: perdita di qualità!

Perdere qualità significa generare scarti e riparazioni, con conseguente aumento dei costi e, quindi, perdita di guadagno (2). Ma non solo: gli atteggiamenti che si assumono per poter raggiungere i risultati … ad ogni costo…, non sono certamente incoraggianti né stimolanti, anzi; mediamente risultano essere causa di demotivazione e malcontento. Si genera, quindi, una perdita di affezione delle persone verso il proprio lavoro e di stima verso il proprio Capo (3).

Ma come potrebbe funzionare diversamente?

Le aziende non sono onlus, è normale che vogliano raggiungere i target assegnati e il conseguente guadagno economico. Il problema non è COSA vogliono ottenere, ma come lo si sta perseguendo. E’ evidente che quanto appena mostrato non può considerarsi una strategia vincente!

Cosa succederebbe se ci si concentrasse sulle persone e sulla loro crescita?


Mettere le persone al centro dell’organizzazione e puntare sulla loro crescita genera comportamenti di Qualità, ad ogni livello (1). Ciascuno farà il massimo in tutto ciò che fa, grazie al senso di appartenenza generato e il livello di competenza tecnico raggiunto.

Persone “di qualità” fanno qualità, ovvero producono prodotti buoni al primo colpo, nel rispetto degli standard esistenti; che significa raggiungere facilmente i target assegnati ai propri indicatori (2).

Obiettivi raggiunti al 1^ colpo: un processo non solo efficace, ma anche efficiente, con conseguente aumento del guadagno finale (3).

 

Mettere le PERSONE al centro dell’organizzazione è dunque la STRATEGIA VINCENTE delle aziende che vogliono essere leader nel mercato, attraverso la definizione e l’implementazione di processi efficaci ed efficienti.

E’ un concetto SEMPLICE da comprendere ma certamente non di FACILE attuazione. Coinvolgimento e crescita delle persone sono risultati difficile da ottenere e che necessitano di metodi appropriati sulla base del contesto in cui ci si trova.

Nei prossimi articoli ti parlerò di alcuni degli strumenti che possono facilitare questo percorso, ma ricorda: non esiste il metodo giusto, ma quello più adatto!

 

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Info sull'autore

Samantha Chichi administrator

Sono un ingegnere di 40anni, con piú 15 anni di esperienza professionale maturata all'interno del mondo delle Operations. Supporto le aziende e i suoi professionisti nel cambiare modo di fare Operations, attraverso l'utilizzo di tecniche di lean production: leaning for leading

1 comment so far

Samantha ChichiPubblicato il8:15 am - Mag 22, 2019

THANKS A LOT for your time. It’s a big satisfaction for me having good feedback from readers. In general, I wish to have many feedbacks, even the negative ones, from which to learn and grow.
Thanks again.
Hope you will stay in touch with me

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