I 7 sprechi del TPS + 1

DiSamantha Chichi

I 7 sprechi del TPS + 1

Oggi affrontiamo un argomento di base, trattato molto sul WEB ma spesso in modo poco chiaro: i 7 sprechi del TPS.

Tutti i principi su cui si basa il Toyota Production System (Es. Minimum Material Handling, One Piece Flow, Create a Flow, ….) hanno l’obiettivo di evitare la generazione di perdite e sprechi. Ma cosa sono?Le perdite e gli sprechi sono tutte quelle attività che non generano valore per i cliente, ovvero quelle che non intervengono direttamente alla trasformazione del prodotto. Sono tuttavia molto comuni nelle aziende, più di quanto possiamo immaginarci: arrivano a rappresentare più del 50% dei costi. Ma proprio perché sono comuni, sono difficili da identificare come perdite: bisogna avere gli occhi per poterle vedere!

Iniziamo a gettare le basi teoriche che ti serviranno per imparare a osservarle, per poi quantificarle. Capiamo cosa sono i 7 sprechi definiti dal TPS, uno ad uno.

1) Difetti

Il 1^ dei 7 sprechi TPS è legato ai difetti di fabbricazione o manchevolezze nel servizio, che portano il cliente a lamentarsi o a rifiutare il prodotto, con un conseguente danno di immagine. Lo sforzo necessario a cercare questi difetti è uno spreco, così come qualsiasi operazioni di correzione e riparazione costa tempo e danaro.

2) Sovraproduzione

Il 2^ dei 7 sprechi TPS è la sovraproduzione, ovvero il produrre più di quello che serve, di quello che effettivamente chiede il cliente. Spesso si produce di più perché non sono stati organizzati bene i flussi produttivi. La sovrapproduzione deve essere immagazzinata, gestita e protetta, generando quindi altri sprechi e conseguenti immobilizzazioni di capitale. E’ inutilmente costoso. Per vuotare i magazzini, inoltre, molto spesso si rendono necessarie spese di pubblicità e promozione che altrimenti non si dovrebbe affrontare.

3) Attesa

Il 3^ dei 7 sprechi TPS è legato all’attesa della manodopera. Se un lavoratore aspetta che gli arrivi ciò che gli serve, il flusso produttivo si interrompe, generando ritardi per il cliente e scarsa produttività per lo stabilimento.

4) Trasporti

Il 4^ dei 7 sprechi TPS è legato alla movimentazione dei materiali. Ogni volta che un prodotto è trasferito rischia di essere danneggiato, perso, ritardato, etc., così diventa un costo che non produce valore. I trasporti, anche quelli interni ai processi, non introducono alcuna trasformazione al prodotto che il cliente sia disposto a pagare. Basta porsi la seguente domanda: il cliente pagherebbe di più perché è necessario assumere 1 carrellista in più a seguito dello spostamento del magazzino, che allontana la materia prima dalle postazioni di lavoro?

5) Movimento

Un altro spreco legato alla manodopera è 5^ dei 7 sprechi TPS. Se i trasporti riguardano i prodotti, infatti, il movimento si riferisce alle persone, ai loro gesti e ai macchinari. Movimenti inutili rendono probabili danneggiamenti, usure, rischi di sicurezza, senza produrre valore aggiunto.

6) Scorte

Il 6^ dei 7 sprechi TPS sono le scorte, siano esse in forma di materie prime, di materiale in lavorazione (WIP), o di prodotti finiti, rappresentano un capitale che non ha ancora prodotto un guadagno sia per il produttore che per il cliente. Ciascuna di queste tre voci che non sia ancora elaborata per produrre valore è uno spreco.

7) Over-engineering

L’ultimo dei 7 sprechi TPS è legato alla tendenza di usare più risorse (o risorse più costose) rispetto a quelle effettivamente necessarie per le attività produttive. Questo genera dei maggior costi non riconosciuti dal cliente. Utilizzare funzioni in più, fasi di lavoro non previste rispetto a quanto originariamente richiesto il cliente, utilizzare operatori con qualifiche superiori a quelle necessarie per realizzare le attività richieste: tutto questo è spreco.

C’è chi parla anche di un 8^ spreco, non contemplato da Taiichi Ohno: il sottoutilizzo delle persone.

Per gli integralisti, gli sprechi sono 7, senza eccezione alcuna. Io lo sono abbastanza, ma in questo caso mi sento di prendere in considerazione anche  l’ 8^ spreco perché ci ricorda qualcosa che in oriente non serve esplicitare, perché fa parte del loro modo di essere: l’importanza del coinvolgimento di ogni individuo all’interno dell’azienda; coinvolgimento che passa attraverso una chiara esplicitazione degli obiettivi, un feedback costante sui risultati, anche quelli quotidiani e l’istaurazione di un rapporto diretto Capo-Collaboratore per poter tirar fuori il massimo da ciascuno. Concetti scontati nel mondo orientale a cui, invece, noi occidentali dobbiamo porre molta attenzione!

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Info sull'autore

Samantha Chichi administrator

Sono un ingegnere di 40anni, con piú 15 anni di esperienza professionale maturata all'interno del mondo delle Operations. Supporto le aziende e i suoi professionisti nel cambiare modo di fare Operations, attraverso l'utilizzo di tecniche di lean production: leaning for leading

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