Si chiama Emergency Work Order (da cui l’acronimo analisi EWO) ed è uno strumento utilizzato all’interno di programmi di miglioramento del Manufacturing, come per esempio il WCM.
E’ il punto di partenza per le attività di miglioramento in ambito manutentivo, laddove si voglia passare da una manutenzione a guasto ad una di tipo preventivo / predittivo.
Ti trovi nella condizione di “correre dietro” ai guasti e di mettere “pezze” e non hai il tempo per fare manutenzione vera? Il pensiero di fermare un impianto per prendertene cura ti sembra un’utopia facente parte di quelle aziende che se lo possono permettere perché … “loro fanno ancora utile”?
Ma attenzione: come tutti gli strumenti, soprattutto quelli che coinvolgono gli operativi di stabilimento, è importante saperlo utilizzare in modo efficace. Non fatelo diventare SOLO carta … l’ennesimo modulo da compilare.
L’utilizzo del modulo ha 2 obiettivi principali:
Generalmente si dice che l’analisi EWO debba essere effettuata dai manutentori. Io preferisco dire che la compilazione del modulo EWO, per essere efficace, deve essere il risultato di un lavoro di squadra organizzato in 4 fasi, che riporto di seguito.
Il manutentore compila la parte alta del modulo, ovvero quella di raccolta dati per il calcolo dei KPI (es. orario di intervento, durata dell’intervento, ecc…). Questo tipo di informazioni andranno compilate in parte al momento del guasto, in parte al termine dell’intervento.
Questa è la fase che più si presta all’utilizzo di ausili informatici che possano automatizzare l’inserimento dei dati. il contributo umano, infatti, non da’ valore aggiunto, e i dati necessari possono essere semplicemente inseriti automaticamente da un sistema adatto.
La 2^ parte è quella che aiuta il manutentore a descrivere il fenomeno che sottende il guasto. Lo strumento a cui il modulo fa riferimento in questa sezione è il 5W+1H ( rispetto alla definizione di Wikipedia, si sostituisce il Why con il Which).
Quando scrivo … aiuta il manutentore… intendo proprio dire che lo guida nel comprendere quelle che sono le informazioni che lui deve raccogliere per poter descrivere il fenomeno in modo completo, senza perdere di vista alcuni elementi importanti.
La riparazione di un guasto, infatti, si porta con sé sempre urgenza e pressioni emotive. Questo non facilita certamente lucidità e concentrazione, per cui non è così scontato riuscire a fare mente locale su quelle che sono tutte le informazioni che potrebbero essere raccolte a supporto della successiva analisi delle cause.
5W+1h, quindi, come guida all’analisi della scena di crimine per criminologi poco esperti.
In virtù di questo, capirete che ha poco senso compilare il modulo a posteriori, a valle dell’intervento di ripristino dell’impianto! Infatti:
… non averlo con sé significa non essere supportati nella ricerca degli indizi
… il manutentore non si sente supportato e quindi lo riterrà solo …. carta da compilare!
… non essendo ritenuto utile, non verrà utilizzato o, ancor peggio, verrà fatto senza coscienza.
Questa fase può certamente ( e deve) essere fatta dopo il ripristino dell’impianto, quando la pressione della ripartenza si è allentata e si sono raccolte informazioni non soltanto sul fenomeno ma anche su che cosa è stato fatto per far ripartire l’impianto.
Il manutentore che è intervenuto è certamente la figura chiave dell’analisi, ma non può farla da solo. Qui è importante che ci sia qualcun altro che possa aiutarlo. In questa fase il manutentore ha bisogno di 3 tipi di supporto:
Attenzione anche alla verifica in campo! Oltre ad essere fondamentale per la validazione delle possibili cause, è ciò che aiuta il manutentore a percepire che lo strumento è veramente operativo, e che non lo obbliga a stare seduto alla scrivania.
Questa ultima parte dell’analisi EWO è una diretta conseguenza delle fasi precedenti. Fatta bene la verifica operativa delle cause identificate, facilmente si arriverà a definire quali sono state le cause radice del guasto ( in taluni casi sarà necessario avvalersi del 5Why’s.
Le persone coinvolte in questo caso saranno le stesse che hanno fatto l’analisi.
Per un fare una buona analisi EWO, quindi, è fondamentale ricordarsi che
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Ottima spiegazione Chichi, sarebbe utile ampliare con il Machine Ledger dato che, se non erro, il Sistema andrebbe “visto” in toto. Che ne dici di un bell’articolo sul Sistema nella sua completezza (e complicatezza). Grazie.
Complimenti per la spiegazione e la descrizione del significato della EWO. Semplice e molto intuitivo. Faccio wcm da anni nel pilastro maintenance CNH. Dei vari suggerimenti che hai dato sulla compilazione della EWO quelli più importanti (per me) sono:
il manutentore non va’ abbandonato ma supportato in alcune delle fasi della compilazione.
il team di analisi deve coinvolgere sempre una persona non tecnica, che non conosce l’impianto. Faccio fatica a farlo capire ad alcuni enti/pilastri. Grazie per quello che hai scritto. Ancora Complimenti.
P. S. Non lascio la mia mail per privacy.
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