Non esiste miglioramento sostenibile senza coinvolgimento! Le organizzazioni non sono fatte solo di macchine ma anche di persone. Essere capo significa guidare e non imporre! L’ingaggio diretto delle persone è uno degli ingredienti per assicurare il mantenimento!
In questi ultimi anni, il mondo del Manufacturing, e delle Operations più in generale, sta vivendo trasformazioni profonde volte al recupero di marginalità per poter competere in un mercato sempre più aggressivo. La ricerca di competitività, infatti, non è più caratteristica peculiare del mondo automotive, ma è diventato un requisito di base per poter essere leader in qualsiasi settore, anche in quelli che presentano maggiore marginalità.
Industry 4.0 è definita in Wikipedia come << una tendenza dell’automazione industriale, che integra alcune nuove tecnologie produttive per migliorare le condizioni di lavoro e aumentare la produttività e la qualità produttiva degli impianti>>.
Una tendenza in linea con quelle che sono le esigenze di oramai tutte le aziende manifatturiere e non, che si trovano a dover competere all’interno di un mercato sempre più competitivo, in cui il cliente è diventato una figura attiva, che pretende qualità a prezzi concorrenziali.
Da esperta delle tecniche di Lean Production e assoluta sostenitrice della loro efficacia all’interno delle Operations aziendali, devo ammettere che ho avuto bisogno di un po’ di tempo per “metabolizzare” il concetto.
Infrastrutture informatiche e automazione sono due concetti che non riuscivo ad associare con facilità ad alcuni dei principi portanti della filosofia Lean, in cui, invece, mi ritrovo a pieno. Leggi tutto
Sono passati oramai molti anni da quando, nel gennaio 2007, ho conosciuto il mondo del miglioramento continuo. In questi 10 anni ho incontrato moltissime persone, moltissimi manager che, più o meno “spontaneamente” si sono ritrovati nella necessità di implementare programmi di miglioramento, di WCM piuttosto che del proprio sistema di miglioramento.
Se dovessi rappresentare, con una sola parola, il loro primo approccio al miglioramento, il feeling provato di fronte al loro incontro con la metodologia, utilizzerei il termine scetticismo. Sentimento certamente comprensibile in una fase iniziale: è sempre difficile mettere in dubbio ciò che si fa, come lo si fa, quando la prospettiva è qualcosa di completamente sconosciuto che sembra anche essere complesso.
Negli anni ho capito quanto, oltre che comprensibile, lo scetticismo sia comune e , soprattutto, una reazione normale che, oggi con un po’ più di esperienza, assocerei alla resistenza al cambiamento.
Perché sono molto poche le aziende che sono riuscite ad ottenere un successo simile a quello raggiunto da Toyota nonostante la diffusione delle tecniche TPS?
Un numero sempre crescente di realtà di successo riconosce che i maggiori problemi avuti nel loro percorso verso una trasformazione lean risiedono nella diffusione e nella sostenibilità del miglioramento all’interno di tutta l’organizzazione. Molto spesso le numerose attività fatte rimangono esercizi di applicazione del metodo. Progetti che, se pur di successo, non riescono a espandersi all’interno dell’organizzazione per creare la “cultura lean”.
Ecco quello che manca: cultura dell’organizzazione, di tutte le persone, di ciascuna di esse, indipendentemente dalla funzione, dal ruolo, dal livello. Dunque la domanda è: come creare la propria cultura lean, andando oltre alla semplice esecuzione dei progetti di miglioramento? Leggi tutto
Qualche giorno fa mi sono imbattuta in Wikipedia e nella definizione che viene data al World Class Manufacturing. Non potevo credere ai miei occhi: una quantità incredibile di termini complessi, di acronimi e di paroloni per lo più inglesi. Una definizione certamente poco lean!
Chi mi conosce sa quanto io tenga all’argomento, soprattutto al significato e alle logiche che stanno dietro al World Class Manufaturing (WCM). Credo fermamente nella sua forza e nella sua efficacia ma, come per altri programmi di miglioramento, è fondamentale comprenderlo per applicarlo. Usare strumenti o creare tabelloni senza capirne il significato, beh…. questo ha poco senso. Dal mio punto di vista è fare un bel “esercizio di stile” che porterà ben pochi risultati tangibili.
Ci tengo, dunque, a darvi nelle prossime righe un’idea di quello che per me rappresenta il World Class Manufacturing e del perché credo così tanto nella sua forza.
Oggi vorrei fare un omaggio a Taiichi Ohno che è stato in grado di creare un sistema industriale conosciuto in tutto il mondo; IL sistema industriale per eccellenza: il Toyota Production System esportato come best practice oramai da più di 50 anni e applicato non soltanto ai contesti industriali.
https://www.youtube.com/watch?v=v429BrFiYEk – English Video
Sono moltissime le persone che parlano di TPS, TPM, lean manufacturing, WCM, … e chi più ne ha ne metta. Credo sinceramente che non siano in molti, però, a farlo con la consapevolezza di chi ha sperimentato.
Oggi mi piacerebbe parlare della mia interpretazione di realtà snella o “lean”.
Wikipedia definisce una realtà snella un <<insieme di tecniche gestionali ….>>. Beh, certamente le tecniche servono, ma credo che una realtà si possa definire snella solo quando ha compreso i principi che stanno dietro alle tecniche e li “trasuda” all’interno di ogni sua scelta.
Oggi scelgo di riportare di seguito 4 concetti molto importanti che hanno impatto diretto sulla riduzione di sprechi e perdite, causa della dispersione di energie e costi. Una realtà è snella se li ha capiti, interiorizzati e li persegue costantemente, valutando sempre l’impatto di qualsiasi scelta operativa su ciascuno di essi. Leggi tutto